Lasciami entrare (norvegia-2008)
In sala il 2 Gennaio 2009
Il film horror svedese presentato in anteprima il 28 novembre al Torino Film Festival,dove ha avuto successo, è tratto dall'omonimo romanzo bestseller di John Ajvide Lindqvist.
Il film è uno degli horror più attesi della stagione.
TRAMA
A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l'inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche chi pensa all'opera di un serial killer. Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente sperando che sia finalmente giunta l'ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l'unica novità nella sua vita, perché Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c'è qualcosa di strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grandi occhi. Emana uno strano odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte...
Regia: Tomas Alfredson
Cast: Kåre Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Henrik Dahl, Karin Bergquist, Peter Carlberg, Ika Nord, Mikael Rahm, Karl-Robert Lindgren, Anders Peedu, Pale Olofsson
Sceneggiatura: John Ajvide Lindqvist
Fotografia: Hoyte Van Hoytema
Montaggio: Tomas Alfredson, Daniel Jonsäter
Musica: Johan Söderqvist
Nazione: Svezia
Anno: 2008
Durata: 114
Trailer italiano
RECENSIONE
Lo svedese Tomas Alfredson, racconta una storia che, come quella della sua più celebre collega americana, è la strana avventura sentimentale tra due adolescenti particolari: uno di loro è un vampiro. I ruoli, secondo la visione di Alfredson, anche lui ispiratosi a un romanzo, in questo caso quello del suo conterraneo Lindqvist, si invertono: ad essere un non-morto è la parte femminile della strana coppia.
Ma, mentre con Twilight siamo di fronte a una vera e propria storia d’amore, il cui inciampo narrativo che da il là alla vicenda è la particolare condizione di una delle parti in causa (così come, più prosaicamente, sarebbe potuto essere stato un qualsiasi altro elemento “reale”), il piano su cui si svolge Lasciami entrare è quello di un accennato romanticismo, che vive e cresce grazie alla particolare somatizzazione del proprio disagio esistenziale del ragazzo “normale”, affascinato dal mondo della cronaca nera, che non sa fare di meglio per affascinare la ragazza dalla quale è attratto se non trascinarla in uno scantinato e proporle di unire il loro sangue, con tutte le conseguenze del caso. Problematicità e complessità rimarcata dall’asessualità della piccola vampira, che si palesa sotto sembianze femminili ma che in realtà vive un’esistenza al di fuori della dicotomia uomo/donna, che invece emerge fortemente nella storia made in Usa.
Tutti elementi, questi, che aiutano a condire la narrazione con quegli improvvisi scoppi di macabra violenza che segnano un racconto che fin da subito prende le sembianze di una vera e propria storia dell’orrore.
Un film atipico e complesso
Alfredson costruisce una regia che deve molto alla caratterizzazione del genere, ma che al contempo rivela la sua profonda matrice scandinava. Un fuoricampo vero fulcro della messa in scena, un’inquadratura mai alla distanza giusta, in modo tale da privare lo spettatore di una chiara prospettiva su ciò che accade.
Nel suo passaggio al Festival morettiano di Torino la pellicola ha diviso la critica. Non ci sentiamo di iscriverci a nessuno dei due partiti. Lasciami entrare è un prodotto così particolare e atipico che una netta presa di posizione a favore o contro è sostanzialmente impossibile.
Lasciamo nelle vostre mani l’ardua sentenza.
Edited by SylarQuinto - 14/1/2009, 04:23